Wine Spectator ha definito il Tignanello di Antinori il vino più influente nella storia d’Italia. Che sia così o meno, certo è che si sta parlando di quello che viene considerato il padre del Rinascimento dei vini della Toscana. La sua storia ha ormai più di mezzo secolo, visto che la prima annata, lanciata sul mercato nel 1974, risale al 1971. Stiamo parlando, insomma, di uno dei vini più conosciuti e battuti alle aste, oggetto di dibattiti e ovviamente di degustazioni, analizzato su riviste del settore e libri. Un simbolo e un gioiello, un patrimonio che qualcuno conserva in cantina per i propri figli o addirittura per i nipoti. Ma, al tempo stesso, è anche una firma, una griffe e un’icona.
Un vino amato dai collezionisti
Il Livex, che si occupa di analizzare le transazioni eseguite nel mercato secondario dei vini di pregio, ha evidenziato che il Tignanello Antinori è il vino che i collezionisti ricercano di più. In particolare, il Tignanello 2019 si è guadagnato riconoscimenti a livello internazionale, visto che ha ottenuto la quinta posizione nella classifica di Wine Spectator dei migliori cento vini dello scorso anno. Ne ha fatta di strada questa cantina creata da Niccolò e Piero Antinori, che scelsero di seguire l’insegnamento dei vini francesi e sfruttare il potenziale offerto da un single vineyard.
La storia del Tignanello
All’epoca tanti aspetti del Tignanello rappresentavano un inedito: per esempio il fatto che per il nome del vino si puntasse sulla denominazione della tenuta di provenienza. Un consiglio in tal senso era arrivato da Luigi Veronelli, che fu un accanito sostenitore di questo vino. Ma altri professionisti intervennero per contribuire al successo del Tignanello: per esempio l’enologo italiano Giacomo Tachis e quello francese Emile Peynaud. Fu grazie a loro che venne realizzato il primo Sangiovese affinato in barriques, una novità per un rosso moderno che non utilizzava uve bianche e che soprattutto veniva assemblato con il Cabernet e varietà non tradizionali. A Bolgheri e in Chianti, il Tignanello ha contribuito alla costruzione dei miti dei Supertuscan: niente male, per un vino che viene realizzato con una selezione di Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Sangiovese.
Alla scoperta della Tenuta Tignanello
Il vigneto Tignanello, ospitato nella tenuta omonima, è situato a San Casciano Val di Pesa. In tutto i terreni si estendono su una superficie di poco meno di 320 ettari, di cui 130 vitati, con 57 che accolgono la vigna Tignanello. Una tenuta in cui oltre al Tignanello si produce un altro vino di prestigio come il Solaia. Le uve di questa tenuta vantano caratteristiche davvero speciali, grazie a un suolo calcareo ricco di scheletro, con roccia di galestro e alberese. Altre caratteristiche significative sono l’importante escursione termica fra la notte e il giorno e l’altitudine media di circa 400 metri sul livello del mare. La produzione annuale è di circa 300mila bottiglie, per un vino che da più di 40 anni è formato da Sangiovese per l’80% e da Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon per il 20%. Negli anni Novanta, poi, è stata avviata un’opera di ammodernamento che ha riguardato la cantina nel suo complesso, coinvolgendo sia i vigneti che le tecniche di vinificazione, grazie alle decisioni di Renzo Cotarella, che attualmente è amministratore delegato di Marchesi Antinori.
I cambiamenti degli anni Novanta
All’epoca sono stati eseguiti interventi che hanno riguardato le pratiche di potatura e la densità di impianto, con il duplice obiettivo di ridurre la quantità e al tempo stesso elevare gli standard di qualità delle uve. I massi di albarese sono stati ridotti in frammenti e distribuiti sotto i filari, in maniera uniforme, così da garantire agli acini una maggiore quantità di luce grazie alla rifrazione della stagione primaverile.
Dove acquistare il vino Tignanello
Il vino Tignanello è uno dei tanti prodotti di qualità che possono essere acquistati sul sito di My Wine Store, enoteca online che mette a disposizione di tutti i clienti una vasta selezione di proposte in grado di assecondare i gusti più diversi. Dalle etichette più famose alle bottiglie di nicchia, ogni vino – ma ci sono anche spumanti e distillati – viene selezionato con esperienza e passione, alla ricerca costante di qualità.