Oggi le chiamano quasi tutti sneakers, ma un tempo erano più conosciute come scarpe da ginnastica. Eppure sono sempre le stesse, calzature che a seconda degli utilizzi possono essere definite anche runners, sport shoes o athletic shoes. Oggi le sneakers sono protagoniste della moda, ma la loro storia è molto più antica: è necessario risalire fino al XIX secolo per trovare le prime scarpe con la suola in gomma, infatti furono le prime a sostituire le suole rigide, che fino a quel momento avevano contraddistinto tutte le calzature.
Le suole in gomma
Ci sono voluti anni e anni di fatica e di esperimenti per consentire a Charles Goodyear di mettere a punto una gomma che fosse resistente e al contempo elastica, in virtù degli effetti del processo di vulcanizzazione. Tuttavia, le antenate delle sneakers di oggi, pur avendo una suola flessibile e morbida, non erano proprio il massimo della comodità, oltre a non essere rifinite: basti pensare che non era prevista neppure la distinzione tra il piede sinistro e il piede destro! Un passo in avanti dal punto di vista del comfort fu quello che venne compiuto negli ultimi anni dell’Ottocento per merito di Wolverine World Wide, marchio americano da cui giunse l’intuizione di abbinare la tela alla gomma, in modo da ottenere scarpe più resistenti ma anche più comode: fu così che nacquero le Keds.
Le Converse
Tra le aziende più impegnate nella produzione di tali calzature c’era la Converse Rubber Shoes, che sul finire degli anni Dieci del Novecento si trovò in un certo senso costretta ad espandere la propria produzione dovendo fare i conti con la crescita della richiesta dei consumatori. Così il marchio propose in commercio una linea specifica pensata per i giocatori di basket: le All Star. È curioso pensare che all’inizio queste scarpe non venivano prodotte in serie, e che fu necessario aspettare diversi anni prima che potessero essere messe in commercio su larga scala.
La storia delle sneakers negli anni Ottanta
Fino ai primi anni Ottanta queste sneakers catturavano l’attenzione unicamente degli sportivi. Una vera e propria rivoluzione, però, accadde nel 1984, cioè l’anno in cui Michael Jordan stipulò con la Nike un contratto che mutò in maniera ineluttabile il settore delle scarpe da ginnastica. Da allora, infatti, tutti i marchi più grandi ingaggiarono un’aspra contesa, cercando di competere per produrre scarpe per tutte le esigenze e per i tipi di sport più diversi.
Le sneakers oggi
È anche per questo motivo che oggi le sneakers firmate da donna e da uomo non sono calzature destinate unicamente alla pratica sportiva e al tempo libero, ma sono elementi di tendenza entrati a far parte della vita di tutti i giorni: adulti e ragazzi, maschi e femmine, lavoratori e studenti hanno imparato ad apprezzare la comodità e lo stile di queste calzature. Che, ovviamente, con il passare degli anni si sono evolute e sono cambiate, non solo sul piano estetico ma anche sotto il profilo tecnologico. Non di rado i marchi hanno iniziato a dare vita a sneakers in edizioni limitate.
Delle sneakers non si può fare a meno
Il mercato delle sneakers oggi è tale che spesso gli acquirenti hanno la sensazione e la voglia di comprare un prodotto esclusivo, e per questo sono disposti a sborsare cifre decisamente elevate. Spesso avviene che in tanti acquistano le scarpe solo per rivenderle, in modo da sfruttare l’interesse economico e ottenere un guadagno. È il cosiddetto re-selling, che ha fatto sì che gli appassionati di sneakers debbano fare i conti con la concorrenza di quelli che possono essere considerati degli speculatori.